Nel modulo Magazzino > Articoli (1) si censiscono le informazioni anagrafiche delle referenze oggetto di acquisto e vendita.
Sono disponibili quattro tipologie di referenza: Merci (2) e Servizi (3), Unità di imballo (4) e i Vuoti a rendere (5).
Le informazioni predefinite per ciascuna tipologia di referenza variano sensibilmente nei quattro casi.
Fai clic su Nuovo (6)
Varia il valore del campo Tipo (7) per verificare come varia la struttura predefinita del database nei quattro casi.
In Configurazione sono presenti alcuni parametri che consentono un adattamento della struttura predefinita del database.
Ad esempio, è possibile disabilitare la visualizzaione dei campi inerenti il Produttore (8).
Ricorda che da tasto Abilita campi personalizzati puoi aggiuingere tab e campi all'interno della scheda anagrafica.
Per creare una anagrafica da zero, vai su Magazzino > Articoli (1), tasto Nuovo (2).
Tab Default
Nella tab Default (1) dell'anagrafica di un Articolo sono presenti i dati generali.
L'articolo può essere del Tipo (2) Merce, Servizio, Unità di imballo o Vuoto a rendere.
Se non usi le Unità di imballo o i Vuoti a rendere su Configurazione puoi disabilitare queste tipologie.
Con un parametro in configurazione, per le Merci e le Unità di imballo puoi attivare il campo Vendibile (3): si può fare in modo che solamente gli articoli Vendibili possano essere selezionati nei movimenti attivi (ordini da cliente, ecc.).
Il campo Codice (4) è obbligatorio, ma può non essere valorizzato quando è attivo il campo Vendibile e per i soli articoli non vendibili.
Per valorizzarlo anche per gli articoli non vendibili, basta impostare il campo Vendibile su Si, quindi inserire il codice e poi riportare il valore su No.
Il Codice è un campo importante perché usato, ad esempio, in tutte le operazioni di importazione dati che riguardano gli articoli e spesso è quello usato nella prima sincronizzazione dei dati del magazzino con altri gestionali (ad esempio, sistemi cassa, ecommerce).
La Descrizione (5) è quella che sarà riportata, ad esempio, nei documenti, così come l'unità di misura (6).
È possibile attivare la possibilità di usare più lingue per le descrizioni in modo da redigere i documenti in lingue differenti.
Se l'articolo rientra fra quelli previsti dall'art.17 del DRP 633/72 serve spuntare l'opzione Articolo soggetto a Reversecharge (7).
Per sapere come si configurano i valori dei campi Codice iva (8) Famiglia (9) puoi fare riferimento alle apposite faq.
I campi legati ai conti di contabilità, ai centri di costo e ricavo e al centro di attività (10) sono da valorizzare solo quando è necessario creare a livello di articolo una regola di contabilizzazione specifica. Vedi la faq sulle prevalorizzazioni utili alla contabilità.
I campi Peso e Volume (11) sono usati nei documenti per stabilire il valore default di peso e volume di una una unità di merce.
Il campo Note (12) serve per inserire delle annotazioni libere sull'articolo.
Tab Valori
Nella tab Valori (1) gestisci i valori
- dei prezzi unitari di vendita nei vari listini esistenti (2)
- dei costi unitari di acquisto presso i vari fornitori (3)
Uno Erp calcola poi i valori di acquisto (costo medio, LiFo, FiFo) e il prezzo medio di vendita (4).
I listini a prezzo fisso sono quelli più usati. Prevedono l'imposizione del prezzo di vendita in modo slegato dal valore dell'articolo.
Per aggiungere il valore, Aggiungi il listino (1) e seleziona nel menù a tendina uno dei listini a prezzo fisso che avrai creato su Magazzino > Listini.
Imposta il prezzo (2) e il valore ivato è calcolato applicando l'aliquota presente nella tab Default.
Si può impostare uno sconto % o in valore che sostituisca il valore default previsto nel Listino. Se viene lasciato vuoto il campo dello sconto, verrà preso in considerazione quello del Listino: se si vuole eliminare lo sconto default servirà valorizzare anche con lo 0 il campo degli sconti.
E' possibile fare in modo che le condizioni di vendita siano legate ad un intervallo di quantità (4).
Infine, per i soli listini a prezzo fisso, è possibile che il prezzo di vendita sia calcolato sulla base dei prezzi di vendita degli articoli componenti l'eventuale distinta base dell'articolo.
I listini markup (1) e Gross margin (2) vengono aggiunti come quelli a prezzo fisso (selezionando poi nel menù a tendina quelli creati su Magazzino > Listini).
La percentuale (3) andrà ad essere applicata al valore indicato nel campo In base a (4). Se l'articolo ha distinta base avrai la possibilità di applicare la percentuale al costo della distinta base.
Tab Situazione
La tab Situazione (1) fornise una visualizzazione relativa alle giacenze, l'impegno, l'ordinato e il guasto dell'articolo nei vari depositi nel quale è presente.
Ovviamente sono presenti differenti metodi per verificare la situazione di uno o più ariticoli su Uno Erp.
Tab Produzione
Nella tab Produzione (1) si trovano una serie di campi utili alla gestione della produzione con distinta base.
Il campo Shelf life riporta il numero di giorni da aggiungere alla data di produzione di un lotto di nostra produzione per determinare la data di scadenza (2).
Il campo Valorizzazione per statistiche (3) consente di stabilire una regola di deroga rispetto alla regola generale di valorizzazione degli articoli di magazzino.
Nel caso sia attiva la gestione delle partite per i lotti è possibile inserire un prefisso che sarà usato per la valorizzazione progressiva delle partite dei lotti prodotti.
Se l'articolo ha una distinta base, saranno disponibili i campi Scarica componenti e Scarica prodotto finito (5). Vistando Scarica componenti ogni movimento di scarico non andrà a scaricare la giacenza dell'articolo, ma dei componenti della sua distinta base. Viceversa, vistando Scarica prodotto finito sarà fatto lo scarico della giacenza dell'articolo.
Il campo Scarica prodotto finito si usa sempre per tutta la merce che deve essere prodotta, ad esempio, tramite il modulo Lotti. In questi casi, infatti, lo scarico dei componenti della distinta base sarà fatto all'atto del censimento della produzione.
Negli altri casi è bene lasciare la spunta su Scarica componenti.
Tab Logistica
Nella tab Logistica (1) puoi
- stabilire i valori default da usare per il posizionamento logistico della merce in ciascun deposito (2) - CONTENUTI DA FARE E COLLEGARE
- fissare delle Soglie minime di giacenza per ciascun deposito fisico di proprietà (3)
- censire il GTIN13 dell'articolo (4) da usare successivamente nelle etichette
Tab Ecommerce
Si tratta di una tab (1) usabile solo quando è attivo il plugin ecommerce legato al funzionamento di alcune funzionalità come la webabb Orders, utile per la raccolta ordini da agenti e da clienti.
I campi sono tutti commentati, puoi prendere visione delle note per avere le informazioni sul loto comportamento.
Tab Catalogo
Si tratta di una tab (1) legata prevalentemente al funzionamento del modulo Catalogo.
La possibilità di usare più lingue per le descrizioni è legata alle stesse configurazioni descritte per il campo Descrizione della tab Default.
Per creare una anagrafica da zero, vai su Magazzino > Articoli (1), tasto Nuovo (2).
Tab Default
Nella tab Default (1) dell'anagrafica di un Articolo sono presenti i dati generali.
L'articolo può essere del Tipo (2) Merce, Servizio, Unità di imballo o Vuoto a rendere.
Se non usi le Unità di imballo o i Vuoti a rendere su Configurazione puoi disabilitare queste tipologie.
Il campo Codice (1) è obbligatorio ed è un campo importante perché usato, ad esempio, in tutte le operazioni di importazione dati che riguardano gli articoli e spesso è quello usato nella prima sincronizzazione dei dati del magazzino con altri gestionali (ad esempio, sistemi cassa, ecommerce).
La Descrizione (1) è quella che sarà riportata, ad esempio, nei documenti, così come l'unità di misura (2).
È possibile attivare la possibilità di usare più lingue per le descrizioni in modo da redigere i documenti in lingue differenti.
Se l'articolo rientra fra quelli previsti dall'art.17 del DRP 633/72 serve spuntare l'opzione Articolo soggetto a Reversecharge (1).
Per sapere come si configurano i valori dei campi Codice iva (2) Famiglia (3) puoi fare riferimento alle apposite faq.
I campi legati ai conti di contabilità, ai centri di costo e ricavo e al centro di attività (1) sono da valorizzare solo quando è necessario creare a livello di articolo una regola di contabilizzazione specifica. Vedi la faq sulle prevalorizzazioni utili alla contabilità.
Il campo Note (1) serve per inserire delle annotazioni libere sull'articolo.
Tab Valori
Nella tab Valori (1) gestisci i valori
- dei prezzi unitari di vendita nei vari listini esistenti (2)
- dei costi unitari di acquisto presso i vari fornitori (3)
Uno Erp calcola poi i valori di acquisto (costo medio, LiFo, FiFo) e il prezzo medio di vendita (4).
I listini a prezzo fisso sono quelli più usati. Prevedono l'imposizione del prezzo di vendita in modo slegato dal valore dell'articolo.
Per aggiungere il valore, Aggiungi il listino (1) e seleziona nel menù a tendina uno dei listini a prezzo fisso che avrai creato su Magazzino > Listini.
Imposta il prezzo (2) e il valore ivato è calcolato applicando l'aliquota presente nella tab Default.
Si può impostare uno sconto % o in valore che sostituisca il valore default previsto nel Listino. Se viene lasciato vuoto il campo dello sconto, verrà preso in considerazione quello del Listino: se si vuole eliminare lo sconto default servirà valorizzare anche con lo 0 il campo degli sconti.
E' possibile fare in modo che le condizioni di vendita siano legate ad un intervallo di quantità (4).
Infine, per i soli listini a prezzo fisso, è possibile che il prezzo di vendita sia calcolato sulla base dei prezzi di vendita degli articoli componenti l'eventuale distinta base dell'articolo.
I listini markup (1) e Gross margin (2) vengono aggiunti come quelli a prezzo fisso (selezionando poi nel menù a tendina quelli creati su Magazzino > Listini).
La percentuale (3) andrà ad essere applicata al valore indicato nel campo In base a (4). Se l'articolo ha distinta base avrai la possibilità di applicare la percentuale al costo della distinta base.
Tab Ecommerce
Si tratta di una tab (1) usabile solo quando è attivo il plugin ecommerce legato al funzionamento di alcune funzionalità come la webabb Orders, utile per la raccolta ordini da agenti e da clienti.
I campi sono tutti commentati, puoi prendere visione delle note per avere le informazioni sul loto comportamento.
Tab Catalogo
Si tratta di una tab (1) legata prevalentemente al funzionamento del modulo Catalogo.
La possibilità di usare più lingue per le descrizioni è legata alle stesse configurazioni descritte per il campo Descrizione della tab Default.
Per configurarne la presenza nella scheda anagrafica vai su configurazone (1) e nel box di ricerca cerca la parola "vendibile", quindi seleziona il parametro Evidenzia prodotti vendibili.
Nella parte bassa troverai il parametro evidenziato in giallo: spuntalo (1).
Opzionalmente potresti impostare anche il parametro Proponi nei movimenti attivi solo i prodotti vendibili (2) che evita che nei movimenti con destinatario il Cliente sia possibile selezionare articoli non vendibili.
Alla fine aggiorna (3)
Dal box di ricerca seleziona la tabella unità di misura (1) ed entra in modifica (2).
Creeremo delle unità di misura correlate all'unità esistente "kg": aprila in modifica (3).
Dal tasto aggiungi (4) inserisci una nuova unità di misura da correlare, potendo selezionarne una esistente (5) o crearla al volo (6) se non esiste.
Alla fine dovrai inserire il fattore di conversione (7) tra unità padre e unità correlata (esempio: kg > 0,1 CRT 10 kg).
Per capire l'uso, facciamo un esempio.
Abbiamo fatto un carico merce di acquisto (8) per 200 unità di Salmone e il carico è fatto in kg (unità default) (10). L'articolo in particolare è lottizzato e gestiamo le partite (ma non è obbligatorio) (11).
Visto che l'unità di misura ammette correlate, sarebbe possibile usarne una differente (12), opzione usabile per gestire differenze nei documenti dei fornitori.
Adesso, riceviamo un ordine da parte di un cliente per un cartone da 10 kg.
Registrando l'ordine, selezionato l'articolo (13), l'unità di misura sarà valorizzata inizialmente con quella default (14), così come il prezzo (15).
Sarà quindi necessario modificare l'unità di misura scegliendo quella adeguata (16), inserendo la quantità richiesta dal cliente (17) e modificando il prezzo in modo conseguente (18).
Evadendo l'ordine con una trasformazione in DDT, il DDT sarà inizialmente valorizzato come l'ordine (20).
Servirà quindi riportare l'unità di misura a quella default (21), inserendo in questo caso il lotto (22), inserendo il valore corretto delle quantità (23).
Il prezzo viene riportato in automatico a quello collegato all'unità di misura default (24).
In definitiva, tutte le movimentazioni sono sempre trasformate numericamente facendo riferimento all'unità di misura default.
Anzitutto puoi usare il tasto posto a fianco del campo ovunque ti trovi (ad esempio, nella scheda anagrafica degli articoli).
Puoi anche andare in Configurazione (1) ricercare "unità di misura" (2) e lavorare sulla tabella accessoria apposita (3).
Puoi correlare all'unità di misura in creazione (1) dal tasto Aggiungi (2) e richiamando l'unità di misura esistente o creandola al volo (3).
La formula che correla l'unità di misura in creazione con quella esitente è la seguente:
Unità in creazione = (4) X unità esistente
su alcuni prodotti (alcuni esempi non esaustivi: Ram dei computer, telefoni, cpu) la cessione ad aziende (ad una partita iva), va eseguita in regime di reverse charge, mentre se la cessione avviene in favore di persone fisiche, va applicata l'aliquota normale.
La duplica aliquota va segnalata a livello di schede articolo.
In occasione dell'emissione della fattura, sarà il sistema a determinare (leggendolo dalla tipologia di anagrafica del cliente) a suggerire l'aliquota iva da applicare.
La tabella Famiglie determina la classificazione merceologica della merce in magazzino.
Vai su Configurazione > Magazzino > Tabelle accessorie > Famiglie, oppure cerca nel campo di ricerca la parola Famiglie e Apri l'area di gestione delle Famiglie (1).
Da tasto Nuovo crea un nuovo record e inserisci tutti i dati necessari.
- Descrizione: il nome della Famiglia
- Padre: se la famiglia è una sotto famiglia, indica qual'è la famiglia padre
- Vettore preferenziale: ossia il vettore cui collegare preferenzialmente le spedizioni degli articoli riferiti a questa famiglia
- Ecommerce: per fare in modo che tutte le referenze di Magazzino relative alla Famiglia compaia nel sito e-commerce
- Note
- Formato codifica automatica articoli (disponibile solo se attiva la codifica automatica degli articoli)
- Posizione: definisce un ordinamento personalizzato per le famiglie
Ricorda che, una volta creata la famiglia devi verificare i Permessi d'uso per ciascun utente censito (1).
Se fai uso della gestione Agenti, potrebbe esserti utile definire delle regole provvigionali a livello di famgilia (2). Queste derogheranno quelle predefinite per gli Agenti.
Hai diverse opzioni:
- usa il tasto Situazione posto nel modulo Magazzino > Multidepositi > Depositi
- su Magazzino > articoli (1), Filtra (2) seleziona il magazzino per il quale vuoi verificare la giacenza (3) e poi se vuoi imposta altri filtri, quindi leggi i dati presenti nella Lista
- sempre su Magazzino > articoli > Filtra puoi ricercare l'articolo che ti interessa, aprire la sua scheda anagrafica in modifica (1) e nella tab Situazione (2) visualizzare lo stato attuale delle giacenze, dell'impegno, dell'ordinato e del guasto
- sempre ricercando l'articolo di interesse da tasto Filtra (1), visualizzare lo storico delle movimentazioni che l'hanno coinvolto (2)
- oppure sfrutta le reportistiche di magazzino disponibili
Su configurazione (1), ricerca la parola "valorizzazione" (2) e seleziona Valorizzazione.
In basso troverai il parametro Valorizzazione (1) che serve per stabilire qual'è il criterio di valorizzazione default per tutte le merce (Fifo, LiFo, Prezzo medio).
Questo criterio può essere poi derogato a livello di articolo.
Magazzino > Articoli (1) e apri in modifica la scheda anagrafica di un articolo (2).
Nella tab Produzione (1) trovi il campo Valorizzazione per statistiche (2) che serve per sovrascrivere a livello di articolo la valorizzazione default fatta in configurazione.
Serve anzitutto verificare che sia attiva la gestione delle partite in configurazione (1).
Ricerca la parola "partite" (2) e seleziona il parametro Abilita partite per lotti (3).
Sarai posizionato sul parametro Abilita parite per lotti (1).
L'attivazione di questo parametro consentirà al carico merce (ad esempio con DDT da fornitore) di esplicitare per ogni riga non solo il lotto, ma anche la parita (o collo) (1).
Nel modulo Lotti (1) l'abilitazione del parametro attiverà il campo partita, utilizzabile anche per effettuare da tasto filtra le ricerche dei lotti anche per parita (3).
L'attivazione di questo parametro ha impatto anche in fase di censimento di un nuovo lotto di nostra produzione, in quanto, valorizzando nella scheda anagrafica dell'articolo alla tab Produzione il campo Codice partita (1), al censimento del lotto verrà la partita creata verrà automaticamente numerata (2).
La scorta minima è la quantità teorica minima da mantenere per un determinato articolo in un determinato deposito: se la giancenza scende al di sotto di tale soglia, l'attività che coinvolge l'articolo rischia di fermarsi.
La soglia minima per un articolo può essere impostata per ciascun deposito censito su Uno Erp.
Per fissarla, vai nella scheda anagrafica dell'articolo e valorizza il valore per il determinato deposito (1) presente nella tab Logistica (2).
La soglia minima corrisponde al valore di riferimento per il quale Uno Erp produrrà l'alert di sottoscorta.
Fissare la scorta minima in modo massivo
Spesso capita di dover fissare la soglia minima per tanti articoli in tanti depositi.
Questo processo è realizzabile come appresso descritto.
Serve aver configurato su Causali di magazzino una causale come quella appresso illustrata.
Imposta la Tipologia su Moviemnto di magazzino, il protocollo su Interno (1), il Sezionale su Base (o su altro sezionale non abilitato alla fatturazione elettronica e comunque legato a movimentazioni interne) (2).
La descrizione deve rimandare alla generazione di fabbisogno (3). Fissa il Destinatario movimento su Spostamento interno (4).
A questo punto salva la causale e riaprila in modifica, quindi imposta come Figlia la causale stessa appena creata (5): noterai che gli ID sono identici. Questa impostazione sarà fondamentale per poter usare comodamente la causale in modo ricorsivo.
Imposta la protocollazione automatica (6) e se vuoi un modello di stampa (7), in modo da poter eventualmente stampare il documento.
Non serivà movimentare i lotti o le matricole o abilitare i prezzi, né sulla stampa né sul movimento (8), mentre è essenziale che nel deposito di destino la causale generi un incremento del Fabbisogno (9).
Salva e abilita i permessi agli utenti che dovranno usare questa causale.
Una volta creata la causale, vai su Magazzino > Movimenti (1) e crea da Nuovo un movimento con la causale appena creata (es. Genera fabbisogno) (2).
Imposta il deposito sul quale andrai a stabilire i valori di scorta minima (3), quindi inserisci i vari articoli per i quali devi definire questi valori (4).
Ricorda che puoi importare la lista degli articoli con un file CSV (5).
Una volta completato il movimento, potrai salvare: ricorda che potrai tornare a modificare il movimento quando vorrai.
Importante: il movimento imposterà un valore di fabbisogno per ciascuna referenza nel deposito prefissato ma a partire dalla data indicata nel movimento.
Visto che la configurazione della causale prevede che la causale possa trasformarsi in se stessa, su Magazzino > Movimenti troverai nella tab Altri movimenti il movimento appena salvato (1) che potrai trasformare (2) in un altro movimento identico.
Trasformato il movimento, il precedente si chiuderà e rimarrà disponibile dal tasto Filtra (1) tra i movimenti chiusi (2) per essere consultato o modificato (3).
Puoi usare il nuovo movimento per impostare le stesse soglie minime su un altro deposito (basterà cambiare il deposito nel movimento e salvare) (1), oppure fare la stessa operazione modificando i dati.
In questo modo potrai stabilire le soglie minime in N depositi in modo molto veloce e l'ultimo movimento potrà rimanerti disponbile per riprendere un ciclo di modifiche nel futuro.
Su Magazzino > Articoli (1) trovi le anagrafiche dei tuoi Articoli.
Apri la tab Valori (2), della scheda anagrafica di un articolo, tasto Aggiungi fornitore (3).
Puoi richiamare l'anagrafica di un fornitore esistente (4) o censine uno al volo (5)
Per ciascun fornitore - da tasto Aggiungi fornitore (6) ne puoi aggiungere più di uno, indicando per uno solo di questi se si tratta del preferenziale (7) - puoi censire le seguenti informazioni (8):
- Codice fornitore: il codice attribuito dal fornitore all'articolo
- Descrizione fornitore: la descrizione attribuita dal fornitore all'articolo
- EAT fornitore: il codice a barre dell'articolo
- Prezzo listino fornitore: il costo unitario (relativo all'unità di misura dell'articolo) applicato dal fornitore (accordo commerciale)
- Sconto fornitore (%): eventuale scontistica in percentuale (possibile imputare sconti aggregati come 30+10)
- Sconto fornitore (valore): eventuale scontistica in valore
Ciascuna riga può essere associata ad un intervallo di quantità (9), in modo da legare il determinato accordo commerciale proprio a tale intervallo.
Supponiamo di dovere censire su Uno Erp l'anagrafica di uno dei nostri articoli presenti sul menù (tasto del nostro gestionale cassa).
Usiamo l'esempio tipico della Pizza margherita - formato normale, quindi un articolo con ricetta standard.
L'approccio che seguiremo per creare la referenza è dall'alto verso il basso, ossia: prima censiremo la Pizza margherita - formato normale (articolo del menù e presente con un tasto sulla cassa), poi i suoi componenti e gli altri articoli che eventualmente servirà creare.
Procediamo come segue:
Magazzino > Articoli (1)
Nuovo (2)
Nelle schermate che seguiranno sono commentati solo i campi strettamente necessari.
Per avere informazioni sul significato dei singoli campi o sulla modalità di loro configurazione si consiglia di leggere le note .
Eseguiamo le seguenti valorizzazioni sulla tab Default (3)
- Tipo (4) = Merci
- Vendibile (5) = Si
- Ordinabile (6) = No
- Cod (7) = MENU0001 (o altro codice, eventualmente parlante)
- Descrizione (8) = Pizza margherita - formato normale (corrisponde alla descrizione dell'articolo nel menù)
- Unità di misura (9) = PZ (si suppone che la pizza sia venduta al pezzo)
- Codice iva (10) = [10%] Iva al 10% (aliquota iva di vendita)
- Famiglia (11) = Pizze (dato utile, ad esempio, per aggregare i dati delle reportistiche)
Riguardo al campo Cod è preferibile sempre che questo sia identico a quello presente sulla cassa (se nella cassa i prodotti sono stati codificati). In caso di coincidenza, infatti, l'automazione che consente di scaricare i dati è garantita. Nel caso in cui non ci sia tale corrispondenza, sarà comunque possibile gestire il caso creando manualmente (solo la prima volta) l'associazione tra il codice della cassa e quello di Uno Erp.
Sulla tab Valori (12) inseriamo l'informazione riguardo al prezzo di vendita presente sul nostro menù:
- Listino prezzo fisso (13) = Menu
- Prezzo iva inclusa (14) = 8
- Prezzo (15) = 6.56 (valore calcolato per scorporo dal prezzo ivato usando la precentuale iva precedentemente iserita)
Questo dato è spesso utile in questo caso solo per valorizzare all'interno delle distinte base il campo Ricavo imponibile che verrà usato, detratto il food cost della distinta, per calcolare la marginalità prevista.
Salviamo per completare.
Creata la referenza servirà adesso censire in modo analogo i suoi componenti.
Supponiamo che la pizzeria in questione produca dei panetti e che non gestisca o gestisca al di fuori Uno Erp la tracciabilità della loro produzione: in questo caso non sarà necessario trattare la produzione dei lotti su Uno Erp.
La prima referenza che andremo a creare è proprio quella del Panetto per pizza normale.
Nella tab Default (16) eseguiamo in modo analogo a quanto fatto in precedenza le valorizzazioni mostrate nell'immagine sottostante da (17) a (23).
Questa volta il campo Vendibile (18) lo valorizzeremo inizialmente su Si per avere la possibilità di valorizzare il campo Cod (20). Valorizzato quest'ultimo, torneremo a impostare il campo Vendibile su No.
Infine, salviamo.
Il prossimo step è censire le materie prime che intervengono nella produzione del semilavorato (prima) e nella produzione della Pizza margherita (dopo).
Procediamo a censire l'articolo Farina.
Nella tab Default (24) come fatto in precedenza valorizziamo i campi da (25) a (32).
Anche questa volta valorizziamo il campo Vendibile (26) prima su Si, in modo da potere valorizzare il campo Cod (28) e poi lo riporteremo su No.
Il campo Unità di misura (30) corrisponde all'unità di misura usata per "usare" la farina nelle distinte base, ossia il kg. Vedremo appresso come creare l'eventuale unità di acquisto (Sacco di farina da 25 kg) e come questa si legherà all'articolo Farina.
il campo Codice iva (31) corrisponde all'aliquota iva usata negli acquisti.
Spostiamoci nella tab Valori (33) dove l'unica valorizzazione utile potrebbe essere l'indicazione del Fornitore preferenziale.
Facciamo clic sulla scritta Aggiungi fornitore (34), quindi richiamiamo l'anagrafica del fornitore (34) e indichiamo che si tratta di quello Preferenziale (35).
Nel caso in cui l'articolo sia raramente "acquistabile" in Kg ma prevalentemente (ad esempio) in sacchi da 25 kg, indicheremo come Prezzo di acquisto (36) il prezzo al Kg, nel campo Codice fornitore (37) il codice attribuito dal fornitore al sacco di farina da 25 kg e nel campo Descrizione fornitore (38) la descrizione usata dal fornitore (queste ultime informazioni sono presenti nei documenti di acquisto - ddt, ft).
Per gestire le modalità di acquisto non frequenti potremo usare lo strumento delle unità di imballo.
Nella tab Logistica, per potere fare in modo di ordinare l'articolo in multipli di 25 (sacchi da 25 kg) valorizziamo il campo Ordine a multipli di (39) = 25.
Se dobbiamo gestire le soglie minime di giacenza, valorizziamo per ciascuno dei depositi sui quali movimenteremo in carico e scarico la farina il campmo Scorta minima (40).
Infine possiamo salvare (41).
Con i censimenti fatti è già possibile iniziare a creare le prime distinte base.
Iniziamo con quella del Panetto per pizza normale facendo clic sull'icona della sua distinta base (42) che sarà in grigio.
Facciamo clic su Nuovo (43) per inserire il primo ingrediente (la Farina).
Richiamiamo l'articolo Farina (44), quindi indichiamo la quantità netta (45) lasciando vuoto il campo Scarto (46). In questo modo quando verrà scaricato un Panetto verrà generato uno scarico di magazzino pari alla Qta Legame, ossia la quantità lorda che è calcolata, ad esempio, come Quantità netta * 1.1 (nel caso lo scarto sia pari al 10%).
Infine salviamo (47).
Il risultato sarà l'aggiunta della farina nella distinta base.
Se 2 euro è il valore al Kg della farina (48), questo dato verrà moltiplicato per la Qta Legame per fornire l'incidenza di costo della Farina nella distina base (49).
Importante capire che il Costo (48) è in prima battuta corrispondente al valore impostato nella scheda anagrafica della Farina come costo unitario del fornitore preferenziale ma, a regime, corrisponderà al valore (Lifo, Fifo, Prezzo medio) dell'articolo Farina. Questo valore dipenderà dai vari acquisti eseguiti e pertanto varierà.
A regime quindi, il Costo della distinta base (50) risulterà un costo variabile a seconda della variazione dei prezzi di acquisto.
In fase di creazione delle anagrafiche, il costo delle materie prime invece corrisponderà al Prezzo di acquisto censito per quell'articolo nella sua scheda anagrafica.
Usando lo stesso procedimento, valorizzeremo la distinta base della Pizza margherita - formato normale (51).
Osserviamo che una volta creata una distinta base, l'icona diventa bianca (52).
Il primo articolo che inseriremo è proprio 1 PZ (53) del Panetto per pizza normale precedentemente censito e per il quale abbiamo già definito la distinta base.
Avendo fatto questo, infatti, l'articolo entrerà in distinta base con il suo valore (costo della distinta base) e darà la sua incidenza (54) al costo della distinta base della Pizza margherita (55).
Essendo la Pizza margherita un articolo vendibile, avrà un prezzo di vendita stabilito e pertanto, Uno Erp potrà calcolare le varie incidenze di costo e di marginalità teoriche, ossia basate sui valori di magazzino e le quantità teoriche di consumo per la produzione (57).
Usando gli stessi procedimenti, censiamo gli altri ingredienti (tanto del Panetto quanto della Pizza margherita) e inseriamoli nelle due distinte.
A lavoro completo, entrando nella distinta base della Pizza margherita - formato normale ci accorgeremo che i dati saranno variati in modo definitivo e a questo punto le stime sulle marginalità saranno affidabili (54).
Da notare come, essendo variata la distinta base del Panetto per pizza normale, anche il suo costo risulta variato in tutte le distinte base dove questo è presente (55).
Supponiamo che nel menu siano presenti i seguenti articoli vendibili:
- Gin tonic
- Vodka tonic
- Lattina di tonica da 33 (venduta senza distinzione di marca)
- Bottiglia di tonica Schweppes da 1.5LT
Ciascuno di questi articoli dovrà essere censito.
Il campo Cod sarà valorizzato con lo stesso valore che lo stesso articolo ha nel gestionale della cassa (1): in questo modo, sin da subito, sarà possibile gestire gli scarichi automatici delle vendite e delle quantità.
Tutti saranno articoli Vendibili (2) e con unità di misura il PZ (3).
Per tutti sarà definita la Distinta base (4) che scaricherà nel complesso i seguenti componenti:
- Acqua tonica
- Gin
- Vodka
Con l'articolo Lattina tonica 33CL (5) si scaricherà una lattina di acqua tonica da 33CL in modo indifferente rispetto al marchio, mentre con l'articolo Bottiglia tonica Schweppes da 1.5 LT (6) si scaricheranno bottiglie da 1.5 LT di marca specifica: sono due esempi tipici.
Una volta censiti questi articoli, sarà necessario creare le loro distinte base.
Per creare la distinta base del Gin tonic, se non già disponibili, servirà creare le referenze dell'Acqua tonica e del Gin.
L'acqua tonica - presente in tutte le modalità di vendita - è acquistata con marchi differenti (Schweppes e San Pellegrino) e, nel complesso, con i seguenti formati di acquisto:
- Confezione da 6 bottiglie da 1 LT
- Confezione da 2 bottiglie da 1 LT
- Confezione da 6 bottiglie da 1.5 LT
- Confezione da 12 lattine da 0.33 LT
In casi simili è necessario generare una architettura dati che preveda l'uso di un articolo Acqua tonica le cui giacenze verranno espresse in Lt (o CL, o ML, ecc.) e, per ogni marchio e per ogni formato di acquisto, una sua unità di imballo.
Incrociamo anzitutto i marchi e i formati di acquisto in una tabella come la seguente:
Schweppes | San Pellegrino | |
Confezione 6 Bottiglie da 1 Lt | in uso | in uso |
Confezione 2 Bottiglie da 1 Lt | - | in uso |
Confezione 6 bottiglie da 1.5 Lt | in uso | - |
Confezione 12 lattine da 0.33 Lt | in uso | - |
Per ogni marchio verifichiamo quale formato di acquisto è in uso: per ciascun incrocio identificato con "in uso" creeremo una unità di imballo: si ricorda che il formato di acquisto ha senso che sia censito come unità di imballo se il prezzo di acquisto è riferito all'intera confezione e non al singolo pezzo.
Creiamo l'articolo di base Acqua tonica (7), il quale avrà un censimento molto semplice:
- Tipo = Merci (8)
- Vendibile = No (9)
- Ordinabile = No (10)
- Cod (11), Descrizione (12) definiti a piacere (si consiglia di usare una codifica parlante e una descrizione semplice)
- Unità di misura = Lt (13)
- Famiglia (14) = definito a piacere
A seguire creiamo le sue unità di imballo (15).
Per ciascuna tanto la Descrizione quanto il Codice si consiglia che siano derivati dagli stessi campi dell'articolo di base (acqua tonica), in modo che sia facilmente comprensibile che si tratta di una unità di imballo di quella determinata merce.
Ciascuna unità di imballo farà riferimento ad uno specifico formato di acquisto e ad uno specifico marchio.
Per ciascuna delle unità di imballo il censimento è come segue:
- Tipo = Unità di imballo (16)
- Vendibile = No (17)
- Ordinabile = Si (18)
- Unità di misura = IMB (19)
- Codice iva = 10% (20)
- Famiglia = valore a piacere (21)
Nella tab Imballaggio richiamiamo l'articolo Acqua tonica espresso in Lt (22) inserendo la quantità di legame (23), ossia il numero di Lt presenti all'interno dell'limballo in censimento.
Nella tab Valori, facciamo clic su Aggiungi fornitore (24) e inseriamo anzitutto le informazioni di acquisto legate al fornitore preferenziale (pref. = Si), ossia:
- Codice fonitore, Descrizione fornitore: valori che si trovano nei documenti di acquisto del fornitore
- Prezzo di listino: prezzo di acqusito riferito all'unità di imballo
Eseguito il censimento di tutte le unità di imballo dell'acqua tonica, il censimento dell'acqua tonica sarà completo e si potrà procedere a censire l'altro componente dell'articolo Gin tonic, ossia il Gin, per il quale, con analogo procedimento, verrà fatto un censimento prima dell'articolo tipo Merce (25), poi delle sue unità di imballo (26).
Infine, sarà possibile creare la distinta base dell'articolo Gin tonic (che sarà stato censito all'inizio) (27).
Per farlo, basterà aggiungere da tasto Nuovo (28) gli articoli componenti, indicando per ciascuno la quantità di legame (lorda) di prodotto usato.
In modo analogo occorrerà procedere per tutti gli altri articoli, arrivando alla fine ad aver creato tutte le referenze di vendita, quelle ordinabili e quelle di base.
La distinta base
La distinta base (DB), o in inglese Bill of Materials (BOM), è un documento che definisce tutti gli elementi necessari per la realizzazione di un determinato prodotto. La lista di materiali è essenziale nelle fasi di progettazione, produzione e assemblaggio di un prodotto.
La distinta base di un pizzaiolo, ad esempio, comprenderà materie prime quali farina, lievito, acqua, pomodoro oltre alle informazioni riguardanti l'infrastruttura necessaria per la produzione (macchine per la pasta e forni).
La distinta base per una azienda metalmeccanica presenta un'organizzazione gerarchica dei materiali strutturata in più livelli: al livello "zero", ovvero quello che occupa la posizione più in alto della gerarchia, si trova il prodotto finito. Ai livelli più bassi ci sono invece le componenti e i sottocomponenti.
Tutto ciò appare ben illustrato nell'esempio di distinta base di uno skateboard.
In alcuni casi specifici la distinta base - o meglio i componenti un prodotto - possono variare nel tempo.
Le motivazioni possono essere le più varie, dall'esempio più semplice quale una preparazione alimentare che varia alcuni ingredienti in base alla stagione, all'esempio più complessso di un macchinario all'interno del quale possono variare dei componenti a seguito di reivisini di prodotto o di modifiche progettuali.
In questi casi Uno Erp consente di gestire la distinta base per periodi. Vediamo come.
In questa prima immagine il nostro macchinario immaginario ha due componenti A e B (punti 1 e 2) e come si vede dal rettangolo blu, tale distinta è valida sempre. Questo è il caso base.
Se si vuole serire una ulteriore distinta base ma vincolata ad un periodo, cliccare sul (+) ed indicare il periodo di validità dal ... al...
Cliccando sul tasto Salva i componenti originari verranno nascosti e si potrà procedere ad inserire i nuovi componenti. Nell'immagine qui sotto abbiamo reinserito il componente A (punto 1) e un nuovo componente C (punto 2).
Come si evince dal retangolo blu, la validità di questa distinta base sarà circoscritta a movimenti del prodotto finito compresi fra le date del 21/05/21 e 31/12/21.
Gli altri movimenti con date diverse, utilizzeranno la distinta base valida "sempre".
Per visionare tutte le distinte base, agire sulla tendina indicata nella prossima immagine.
Anzitutto ricorda l'esistenza del nostro servizio di importazione dati, ma se vuoi procedere in autonomia segui le indicazioni sottostanti.
E' possibile importare una distinta base alla volta e gli articoli devono essere presenti su Uno Erp.
Infatti il file di importazione dovrà contenere anche l'ID degli articoli componenti, oltre che il resto delle informazioni.
E' importante che i dati siano tutti presenti, incluso il campo Tipo che identifica la tipologia di articolo.
Le merci dovranno avere come campo il valore "Merce".
Completato il file della distinta, sarà necessario salvardo come .CSV con separatore di elenco ";".
Per chi usa excel:
Disponibile il file, partendo dall'icona della Distinta base del singolo articoli
Cliccando sul tasto Scegli file si può importare la distinta base per l'articolo in esame.
Il file deve avere i seguenti dati:
Il file deve essere necessariamente in formato .csv
Qui è disponibile un file di esempio.
Uno Erp guida nell'importazione del file esponendo le colonne e le righe che riuscirà a leggere dal CSV proponendo delle tendine dalle quali sarà possibile selezionare i campi da popolare.
al click sul tasto Importa verrà generata la distinta che ovviamente potrete modificare con i consueti tasti di Modifica.
nella compilazione delle distinte base, sono ora presenti due nuovi campi che prevedono per ciascun ingrediente / componente, la quantità dello scarto.
I campi sono dunque:
Quantità netta: ovvero la quantità reale di merce necessaria per creare il prodotto.
Scarto: percentuale di componente che statisticamente diventa scarto
Quantità legame: ovvero la quantità lorda di componente necessaria per la distinta base.
Inserendo la quantità netta e lo scarto, viene calcolata automaticamente la Quantità legame (che è il valore che verrà inserito in Distinta base).
Inserendo la Quantità legame e lo scarto, viene calcolata a ritroso la Quantità netta.
Le etichette per gli articoli
I settaggi in Configurazione sono i seguenti:
Con il tasto [Nuovo] si potrà creare un nuovo modello per la stampa delle etichette su fogli adesivi prefustellati.
Scegliendo il formato (ad esempio etichette su foglio A4 o A5) alcuni campi verranno compilati automaticamente., altri dovranno essere completati per indicare i margini di stampa delle etichette.
Bisognerà indicare quante piste (colonne) e quante righe si potranno stampare nel foglio etichette.
Se il formato è Modulo continuo, molti campi saranno nascosti in quanto già predeterminati dal sistema.
I campi che si possono esporre in una etichetta sono al massimo 4 oltre al codice a barre.
La selezione dei campi da stampare è effettuata dalla tendina di selezione.
I campi vengono stampati uno di seguito all'altro tranne il campo del prezzo (sia esso iva esclusa o ivato) che va automaticamente a capo.
La corretta indicazione dei vari margini e interspazi, oltre alla dimensione del font sono attività propedeutiche per l'esatto inquadramento e la leggibilità del contenuto dell'etichetta.
E' possibile stampare etichette relative ad articoli di magazzino dalle seguenti funzioni:
Da Magazzino > Articoli
Per ogni articolo è presente l'icona (1) che consente al click di aprire il fumetto per determinare i parametri di stampa.
Al punto (2) selezionare il modello di stampa
Se il modello di stampa prevede che nell'etichetta sia presente il prezzo dell'articolo, viene chesto al punto (3) di indicare quale listino esporre.
Infine al punto (4) viene richiesto il numero di etichette da stampare dove automaticamente viene proposto il numero di articoli presenti in magazzino. La quantità è comunque modificabile dall'utente.
Al click su Genera verrà aperta una nuova finestra del browser con le etichette in formato pdf, pronte per l'invio alla stampante.
Nota: la stampa di etichette lanciata da Magazzino > Articoli non può stampare il campo relativo ai lotti (si veda più sotto).
Da Magazzino > Movimenti passivi.
Una funzione molto comoda è quella di stampare le etichette dei prodotti appena ricevuti con DDT da fornitori o Fatture accompagnatorie.
Anche in questo caso il click sull'icona (1) propone i campi (2) per la scelta del tracciato e l'eventuale campo (3) per la scelta del listino.
Le quantità invece saranno coerenti con la quantità di ogni articolo fornito.
Se nella causale di magazzino del DDT o della fattura accompagnatoria è previsto l'apposito campo - nelle etichette sarà possibile stampare sia il numero di lotto che relativa data di produzione o di scadenza.
Da Magazzino > Lotti
Altra funzione comoda è la stampa delle etichette legate ai lotti sia attivi (ovvero autoprodotti) che passivi (ovvero lotti provenienti da fornitori).
I campi proposti del fumetto sono identici alla precedente funzione (consente quindi la stampa del lotto con data di produzione e scadenza)
Il numero di etichette che viene proposto per la stampa è coerente alle quantità indicate nel lotto, ma è comunque modificabile dall'utente.
Lo storico dei movimenti di magazzino
Cliccando sull'icona dei movimenti del singolo articoli, si accede alla elencazione del medesimo sia in termini di quantità fisicamente movimentata (colonna QTA) che di quantità ordinata a fornitori (ORD) o impegnata da clienti (IMP) o ancora di merce guasta (GUA) o di articoli in fabbisogno (FAB), tutti valori che vengono esposti in positivo e su sfondo verde allorquando aumentano la quantità, mentre in negativo e su sfondo rosso allorquando diminuiscino una quantità.
Facciamo un esempio.
Se si registra un Ordine da cliente utilizzando la causale standard, il movimento segnerà il numero di articoli Impegnati dal cliente con valore positivo e sfondo verde nella colonna IMP.
All'evasione dell'ordine, ad esempio con DDT o con accompagnatoria, troveremo una seconda riga che decurta la quantita (QTA) e decurta altresì l'impegnato (IMP) e nell'ultima colonna a destra indica da quale magazzino è fuoriuscito l'articolo.
C'è anche un'altra colonna, denominata ALTRO. In questa colonna confluiscono i seguenti valori:
1) Quantità di articoli chiamati in causa da movimenti la cui causale di magazzino (Configurazione > Magazzino > Tabelle accessorie + Causali di magazzino) , non prevedeva alcuna movimentazione, né di incremento, né di decremento (qui sotto un esempio)
Potrebbe trattarsi di causali che volutamente non prevedono di movimentare l'articolo o il suo impegnato (pensate alla vendita di servizi, per le quali ha poco senso movimentare un magazzino). In questi casi la quantità verrà esposta nella colonna ALTRO.
2) quantità di articolo movimentato all'interno di una distinta base, quindi non immediatamente visibile all'interno del Movimento di magazzino.
Un esempio: l'articolo 123 è un prodotto vendibile ottenuto dall'assemblaggio degli articoli A, B e C.
Se esaminiamo i movimenti del prodotto 123, noteremo gli scarichi con valore negativo e sfondo rosso nella colonna QTA, mentre se andiamo ad esaminare i movimenti dei singoli componenti A,B,C noteremo che le loro quantità movimentate, essendo inserite in distinta base e quindi non direttamente movimentate, verranno esposte nella colonna ALTRO.
3) quantità di un articolo frutto di vari componenti, all'interno della cui scheda anagrafica sia stato indicato che durante la movimentazione bisogna scaricare i componenti e non il prodotto finito.
Esempio: se il mio articolo di vendita è una Pizza, potrò indicare che per ogni vendita il sistema scarichi i suoi vari componenti, quindi la farina, il pomodoro, la mozzarella.
In questo caso, nel riepilogo dei movimenti dell'articolo Pizza, troveremo la quantità venduta nella colonna ALTRO, mentre nel riepilogo di farina, pomodoro e mozzarella, troveremo le relative quantità decurtate nella colonna QTA.
L'obiettivo è di dare all'utilizzatore una informazione precisa su quali registrazioni hanno movimentato l'articolo, sia direttamente in termini di QTA quantità movimentata, che di ORD ordini a fornitori, che di IMP impegno da parte di clienti, o ancora con l'informazione di quanti pezzi di articolo sono stati "chiamati in causa" da registrazioni indirette, esposte quindi nella colonna ALTRO .
La quantità degli articoli esposti in lista è relativa solo alle quantità presenti nei magazzini fisici.
Se ad esempio ho 1 pezzo in magazzino e 2 pezzi nei conti depositi, in lista vedrò sempre 1, mentre se accedo alla lista dei movimenti ne visionerò 3.
Ecco come si vede in lista
e qui come si vede accedendo dall'icona dei movimenti
La ratio sta nel fatto che la merce dei conti depositi è come se fosse già venduta o in conto vendita, quindi se ricevo un ordine, er evaderlo pnon posso fare conto su quanto è presso clienti o presso rivenditori (i 2 pezzi), ma solo su quanto ho nel deposito fisico, nel nostro esempio un solo pezzo.
Si. Posizionati su di un modulo qualsiasi (esempio, su Articoli) (1). Se trovi il tasto Personalizza (2), ignora il passaggio successivo e vai oltre.
Se non trovi il tasto vai in configurazione e nel box di ricerca digita "personalizza": seleziona Abilita personalizzazione moduli (3). Abilita il campo (4): questo abiliterà la comparsa del tasto Personalizza in tutti i moduli.
Ritornando al modulo, dal tasto Personalizza, potrai
- abilitare/disabilitare la presenza del campo nella lista dei record (5)
- abilitare/disabilitare la presenza del campo tra i Filtri (6) presenti nel tasto Filtra
- sovrascrivere le descrizioni default per i campi (7)
Ogni modifica, dovrai salvarla spostandoti in basso (8) dove potrai salvare o riportare tutto ai valori predefiniti (9)
La funzione di personalizzazione è combinabile con l'attivazione dei campi personalizzati (10): creato il tuo set di campi personalizzati, potrai gestirne la presenza in lista o tra i filtri (oltre che ridenominazione) direttamente dal tasto Personaizza (11)