Per creare una anagrafica da zero, vai su Magazzino > Articoli (1), tasto Nuovo (2).
Nella tab Default (1) dell'anagrafica di un Articolo sono presenti i dati generali.
L'articolo può essere del Tipo (2) Merce, Servizio, Unità di imballo o Vuoto a rendere.
Se non usi le Unità di imballo o i Vuoti a rendere su Configurazione puoi disabilitare queste tipologie.
Con un parametro in configurazione, per le Merci e le Unità di imballo puoi attivare il campo Vendibile (3): si può fare in modo che solamente gli articoli Vendibili possano essere selezionati nei movimenti attivi (ordini da cliente, ecc.).
Il campo Codice (4) è obbligatorio, ma può non essere valorizzato quando è attivo il campo Vendibile e per i soli articoli non vendibili.
Per valorizzarlo anche per gli articoli non vendibili, basta impostare il campo Vendibile su Si, quindi inserire il codice e poi riportare il valore su No.
Il Codice è un campo importante perché usato, ad esempio, in tutte le operazioni di importazione dati che riguardano gli articoli e spesso è quello usato nella prima sincronizzazione dei dati del magazzino con altri gestionali (ad esempio, sistemi cassa, ecommerce).
La Descrizione (5) è quella che sarà riportata, ad esempio, nei documenti, così come l'unità di misura (6).
È possibile attivare la possibilità di usare più lingue per le descrizioni in modo da redigere i documenti in lingue differenti.
Se l'articolo rientra fra quelli previsti dall'art.17 del DRP 633/72 serve spuntare l'opzione Articolo soggetto a Reversecharge (7).
Per sapere come si configurano i valori dei campi Codice iva (8) Famiglia (9) puoi fare riferimento alle apposite faq.
I campi legati ai conti di contabilità, ai centri di costo e ricavo e al centro di attività (10) sono da valorizzare solo quando è necessario creare a livello di articolo una regola di contabilizzazione specifica. Vedi la faq sulle prevalorizzazioni utili alla contabilità.
I campi Peso e Volume (11) sono usati nei documenti per stabilire il valore default di peso e volume di una una unità di merce.
Il campo Note (12) serve per inserire delle annotazioni libere sull'articolo.
Nella tab Valori (1) gestisci i valori
Uno Erp calcola poi i valori di acquisto (costo medio, LiFo, FiFo) e il prezzo medio di vendita (4).
I listini a prezzo fisso sono quelli più usati. Prevedono l'imposizione del prezzo di vendita in modo slegato dal valore dell'articolo.
Per aggiungere il valore, Aggiungi il listino (1) e seleziona nel menù a tendina uno dei listini a prezzo fisso che avrai creato su Magazzino > Listini.
Imposta il prezzo (2) e il valore ivato è calcolato applicando l'aliquota presente nella tab Default.
Si può impostare uno sconto % o in valore che sostituisca il valore default previsto nel Listino. Se viene lasciato vuoto il campo dello sconto, verrà preso in considerazione quello del Listino: se si vuole eliminare lo sconto default servirà valorizzare anche con lo 0 il campo degli sconti.
E' possibile fare in modo che le condizioni di vendita siano legate ad un intervallo di quantità (4).
Infine, per i soli listini a prezzo fisso, è possibile che il prezzo di vendita sia calcolato sulla base dei prezzi di vendita degli articoli componenti l'eventuale distinta base dell'articolo.
I listini markup (1) e Gross margin (2) vengono aggiunti come quelli a prezzo fisso (selezionando poi nel menù a tendina quelli creati su Magazzino > Listini).
La percentuale (3) andrà ad essere applicata al valore indicato nel campo In base a (4). Se l'articolo ha distinta base avrai la possibilità di applicare la percentuale al costo della distinta base.
La tab Situazione (1) fornise una visualizzazione relativa alle giacenze, l'impegno, l'ordinato e il guasto dell'articolo nei vari depositi nel quale è presente.
Ovviamente sono presenti differenti metodi per verificare la situazione di uno o più ariticoli su Uno Erp.
Nella tab Produzione (1) si trovano una serie di campi utili alla gestione della produzione con distinta base.
Il campo Shelf life riporta il numero di giorni da aggiungere alla data di produzione di un lotto di nostra produzione per determinare la data di scadenza (2).
Il campo Valorizzazione per statistiche (3) consente di stabilire una regola di deroga rispetto alla regola generale di valorizzazione degli articoli di magazzino.
Nel caso sia attiva la gestione delle partite per i lotti è possibile inserire un prefisso che sarà usato per la valorizzazione progressiva delle partite dei lotti prodotti.
Se l'articolo ha una distinta base, saranno disponibili i campi Scarica componenti e Scarica prodotto finito (5). Vistando Scarica componenti ogni movimento di scarico non andrà a scaricare la giacenza dell'articolo, ma dei componenti della sua distinta base. Viceversa, vistando Scarica prodotto finito sarà fatto lo scarico della giacenza dell'articolo.
Il campo Scarica prodotto finito si usa sempre per tutta la merce che deve essere prodotta, ad esempio, tramite il modulo Lotti. In questi casi, infatti, lo scarico dei componenti della distinta base sarà fatto all'atto del censimento della produzione.
Negli altri casi è bene lasciare la spunta su Scarica componenti.
Nella tab Logistica (1) puoi
Si tratta di una tab (1) usabile solo quando è attivo il plugin ecommerce legato al funzionamento di alcune funzionalità come la webabb Orders, utile per la raccolta ordini da agenti e da clienti.
I campi sono tutti commentati, puoi prendere visione delle note per avere le informazioni sul loto comportamento.
Si tratta di una tab (1) legata prevalentemente al funzionamento del modulo Catalogo.
La possibilità di usare più lingue per le descrizioni è legata alle stesse configurazioni descritte per il campo Descrizione della tab Default.
Per creare una anagrafica da zero, vai su Magazzino > Articoli (1), tasto Nuovo (2).
Nella tab Default (1) dell'anagrafica di un Articolo sono presenti i dati generali.
L'articolo può essere del Tipo (2) Merce, Servizio, Unità di imballo o Vuoto a rendere.
Se non usi le Unità di imballo o i Vuoti a rendere su Configurazione puoi disabilitare queste tipologie.
Il campo Codice (1) è obbligatorio ed è un campo importante perché usato, ad esempio, in tutte le operazioni di importazione dati che riguardano gli articoli e spesso è quello usato nella prima sincronizzazione dei dati del magazzino con altri gestionali (ad esempio, sistemi cassa, ecommerce).
La Descrizione (1) è quella che sarà riportata, ad esempio, nei documenti, così come l'unità di misura (2).
È possibile attivare la possibilità di usare più lingue per le descrizioni in modo da redigere i documenti in lingue differenti.
Se l'articolo rientra fra quelli previsti dall'art.17 del DRP 633/72 serve spuntare l'opzione Articolo soggetto a Reversecharge (1).
Per sapere come si configurano i valori dei campi Codice iva (2) Famiglia (3) puoi fare riferimento alle apposite faq.
I campi legati ai conti di contabilità, ai centri di costo e ricavo e al centro di attività (1) sono da valorizzare solo quando è necessario creare a livello di articolo una regola di contabilizzazione specifica. Vedi la faq sulle prevalorizzazioni utili alla contabilità.
Il campo Note (1) serve per inserire delle annotazioni libere sull'articolo.
Nella tab Valori (1) gestisci i valori
Uno Erp calcola poi i valori di acquisto (costo medio, LiFo, FiFo) e il prezzo medio di vendita (4).
I listini a prezzo fisso sono quelli più usati. Prevedono l'imposizione del prezzo di vendita in modo slegato dal valore dell'articolo.
Per aggiungere il valore, Aggiungi il listino (1) e seleziona nel menù a tendina uno dei listini a prezzo fisso che avrai creato su Magazzino > Listini.
Imposta il prezzo (2) e il valore ivato è calcolato applicando l'aliquota presente nella tab Default.
Si può impostare uno sconto % o in valore che sostituisca il valore default previsto nel Listino. Se viene lasciato vuoto il campo dello sconto, verrà preso in considerazione quello del Listino: se si vuole eliminare lo sconto default servirà valorizzare anche con lo 0 il campo degli sconti.
E' possibile fare in modo che le condizioni di vendita siano legate ad un intervallo di quantità (4).
Infine, per i soli listini a prezzo fisso, è possibile che il prezzo di vendita sia calcolato sulla base dei prezzi di vendita degli articoli componenti l'eventuale distinta base dell'articolo.
I listini markup (1) e Gross margin (2) vengono aggiunti come quelli a prezzo fisso (selezionando poi nel menù a tendina quelli creati su Magazzino > Listini).
La percentuale (3) andrà ad essere applicata al valore indicato nel campo In base a (4). Se l'articolo ha distinta base avrai la possibilità di applicare la percentuale al costo della distinta base.
Si tratta di una tab (1) usabile solo quando è attivo il plugin ecommerce legato al funzionamento di alcune funzionalità come la webabb Orders, utile per la raccolta ordini da agenti e da clienti.
I campi sono tutti commentati, puoi prendere visione delle note per avere le informazioni sul loto comportamento.
Si tratta di una tab (1) legata prevalentemente al funzionamento del modulo Catalogo.
La possibilità di usare più lingue per le descrizioni è legata alle stesse configurazioni descritte per il campo Descrizione della tab Default.
Per configurarne la presenza nella scheda anagrafica vai su configurazone (1) e nel box di ricerca cerca la parola "vendibile", quindi seleziona il parametro Evidenzia prodotti vendibili.
Nella parte bassa troverai il parametro evidenziato in giallo: spuntalo (1).
Opzionalmente potresti impostare anche il parametro Proponi nei movimenti attivi solo i prodotti vendibili (2) che evita che nei movimenti con destinatario il Cliente sia possibile selezionare articoli non vendibili.
Alla fine aggiorna (3)
Dal box di ricerca seleziona la tabella unità di misura (1) ed entra in modifica (2).
Creeremo delle unità di misura correlate all'unità esistente "kg": aprila in modifica (3).
Dal tasto aggiungi (4) inserisci una nuova unità di misura da correlare, potendo selezionarne una esistente (5) o crearla al volo (6) se non esiste.
Alla fine dovrai inserire il fattore di conversione (7) tra unità padre e unità correlata (esempio: kg > 0,1 CRT 10 kg).
Per capire l'uso, facciamo un esempio.
Abbiamo fatto un carico merce di acquisto (8) per 200 unità di Salmone e il carico è fatto in kg (unità default) (10). L'articolo in particolare è lottizzato e gestiamo le partite (ma non è obbligatorio) (11).
Visto che l'unità di misura ammette correlate, sarebbe possibile usarne una differente (12), opzione usabile per gestire differenze nei documenti dei fornitori.
Adesso, riceviamo un ordine da parte di un cliente per un cartone da 10 kg.
Registrando l'ordine, selezionato l'articolo (13), l'unità di misura sarà valorizzata inizialmente con quella default (14), così come il prezzo (15).
Sarà quindi necessario modificare l'unità di misura scegliendo quella adeguata (16), inserendo la quantità richiesta dal cliente (17) e modificando il prezzo in modo conseguente (18).
Evadendo l'ordine con una trasformazione in DDT, il DDT sarà inizialmente valorizzato come l'ordine (20).
Servirà quindi riportare l'unità di misura a quella default (21), inserendo in questo caso il lotto (22), inserendo il valore corretto delle quantità (23).
Il prezzo viene riportato in automatico a quello collegato all'unità di misura default (24).
In definitiva, tutte le movimentazioni sono sempre trasformate numericamente facendo riferimento all'unità di misura default.
Anzitutto puoi usare il tasto posto a fianco del campo ovunque ti trovi (ad esempio, nella scheda anagrafica degli articoli).
Puoi anche andare in Configurazione (1) ricercare "unità di misura" (2) e lavorare sulla tabella accessoria apposita (3).
Puoi correlare all'unità di misura in creazione (1) dal tasto Aggiungi (2) e richiamando l'unità di misura esistente o creandola al volo (3).
La formula che correla l'unità di misura in creazione con quella esitente è la seguente:
Unità in creazione = (4) X unità esistente
su alcuni prodotti (alcuni esempi non esaustivi: Ram dei computer, telefoni, cpu) la cessione ad aziende (ad una partita iva), va eseguita in regime di reverse charge, mentre se la cessione avviene in favore di persone fisiche, va applicata l'aliquota normale.
La duplica aliquota va segnalata a livello di schede articolo.
In occasione dell'emissione della fattura, sarà il sistema a determinare (leggendolo dalla tipologia di anagrafica del cliente) a suggerire l'aliquota iva da applicare.
Vai su Configurazione > Amministrazione > Tabelle accessorie > Tabella iva, oppure nel box di ricerca inserisci la parola IVA e seleziona l'opzione Tabella Iva (1).
Da tasto Nuovo crea la nuova aliquota valorizzando tutti i campi necessari:
Per informazioni specifiche sui campi, leggi le note .
La tabella Famiglie determina la classificazione merceologica della merce in magazzino.
Vai su Configurazione > Magazzino > Tabelle accessorie > Famiglie, oppure cerca nel campo di ricerca la parola Famiglie e Apri l'area di gestione delle Famiglie (1).
Da tasto Nuovo crea un nuovo record e inserisci tutti i dati necessari.
Ricorda che, una volta creata la famiglia devi verificare i Permessi d'uso per ciascun utente censito (1).
Se fai uso della gestione Agenti, potrebbe esserti utile definire delle regole provvigionali a livello di famgilia (2). Queste derogheranno quelle predefinite per gli Agenti.
Hai diverse opzioni:
Su configurazione (1), ricerca la parola "valorizzazione" (2) e seleziona Valorizzazione.
In basso troverai il parametro Valorizzazione (1) che serve per stabilire qual'è il criterio di valorizzazione default per tutte le merce (Fifo, LiFo, Prezzo medio).
Questo criterio può essere poi derogato a livello di articolo.
Magazzino > Articoli (1) e apri in modifica la scheda anagrafica di un articolo (2).
Nella tab Produzione (1) trovi il campo Valorizzazione per statistiche (2) che serve per sovrascrivere a livello di articolo la valorizzazione default fatta in configurazione.
Serve anzitutto verificare che sia attiva la gestione delle partite in configurazione (1).
Ricerca la parola "partite" (2) e seleziona il parametro Abilita partite per lotti (3).
Sarai posizionato sul parametro Abilita parite per lotti (1).
L'attivazione di questo parametro consentirà al carico merce (ad esempio con DDT da fornitore) di esplicitare per ogni riga non solo il lotto, ma anche la parita (o collo) (1).
Nel modulo Lotti (1) l'abilitazione del parametro attiverà il campo partita, utilizzabile anche per effettuare da tasto filtra le ricerche dei lotti anche per parita (3).
L'attivazione di questo parametro ha impatto anche in fase di censimento di un nuovo lotto di nostra produzione, in quanto, valorizzando nella scheda anagrafica dell'articolo alla tab Produzione il campo Codice partita (1), al censimento del lotto verrà la partita creata verrà automaticamente numerata (2).
La scorta minima è la quantità teorica minima da mantenere per un determinato articolo in un determinato deposito.
In pratica, se la quantità teorica (giacenza + oridini a fornitori - impegni per ordini da cliente o di produzione) è superiore alla soglia minima non sarà necessario acquistare merce.
La soglia minima si può fissare per ciacun articolo del tipo Merce nella sua scheda anagrafica (1), tab Logistica (2).
Fissare la scorta minima significa anzitutto stabilire che da quel momento, per il determinato deposito, il valore di riferimento per l'alert di sottoscorta sarà quello impostato.
Se l'articolo è appena creato, quindi a giacenza zero, senza ordini pendenti a fornitori, senza impegni merce per ordini da cliente o di produzione ma, con soglia minima differente da zero, il fabbisogno di acquisto visualizzato nel modulo Sottoscorta coinciderà esattamente col valore di Soglia minima.
Spesso capita di dover fissare la soglia minima per tanti articoli in tanti depositi.
Questo processo è realizzabile come appresso descritto.
Serve aver configurato su Causali di magazzino una causale come quella appresso illustrata.
Imposta la Tipologia su Moviemnto di magazzino, il protocollo su Interno (1), il Sezionale su Base (o su altro sezionale non abilitato alla fatturazione elettronica e comunque legato a movimentazioni interne) (2).
La descrizione deve rimandare alla generazione di fabbisogno (3). Fissa il Destinatario movimento su Spostamento interno (4).
A questo punto salva la causale e riaprila in modifica, quindi imposta come Figlia la causale stessa appena creata (5): noterai che gli ID sono identici. Questa impostazione sarà fondamentale per poter usare comodamente la causale in modo ricorsivo.
Imposta la protocollazione automatica (6) e se vuoi un modello di stampa (7), in modo da poter eventualmente stampare il documento.
Non serivà movimentare i lotti o le matricole o abilitare i prezzi, né sulla stampa né sul movimento (8), mentre è essenziale che nel deposito di destino la causale generi un incremento del Fabbisogno (9).
Salva e abilita i permessi agli utenti che dovranno usare questa causale.
Una volta creata la causale, vai su Magazzino > Movimenti (1) e crea da Nuovo un movimento con la causale appena creata (es. Genera fabbisogno) (2).
Imposta il deposito sul quale andrai a stabilire i valori di scorta minima (3), quindi inserisci i vari articoli per i quali devi definire questi valori (4).
Ricorda che puoi importare la lista degli articoli con un file CSV (5).
Una volta completato il movimento, potrai salvare: ricorda che potrai tornare a modificare il movimento quando vorrai.
Importante: il movimento imposterà un valore di fabbisogno per ciascuna referenza nel deposito prefissato ma a partire dalla data indicata nel movimento.
Visto che la configurazione della causale prevede che la causale possa trasformarsi in se stessa, su Magazzino > Movimenti troverai nella tab Altri movimenti il movimento appena salvato (1) che potrai trasformare (2) in un altro movimento identico.
Trasformato il movimento, il precedente si chiuderà e rimarrà disponibile dal tasto Filtra (1) tra i movimenti chiusi (2) per essere consultato o modificato (3).
Puoi usare il nuovo movimento per impostare le stesse soglie minime su un altro deposito (basterà cambiare il deposito nel movimento e salvare) (1), oppure fare la stessa operazione modificando i dati.
In questo modo potrai stabilire le soglie minime in N depositi in modo molto veloce e l'ultimo movimento potrà rimanerti disponbile per riprendere un ciclo di modifiche nel futuro.
La distinta base (DB), o in inglese Bill of Materials (BOM), è un documento che definisce tutti gli elementi necessari per la realizzazione di un determinato prodotto. La lista di materiali è essenziale nelle fasi di progettazione, produzione e assemblaggio di un prodotto.
La distinta base di un pizzaiolo, ad esempio, comprenderà materie prime quali farina, lievito, acqua, pomodoro oltre alle informazioni riguardanti l'infrastruttura necessaria per la produzione (macchine per la pasta e forni).
La distinta base per una azienda metalmeccanica presenta un'organizzazione gerarchica dei materiali strutturata in più livelli: al livello "zero", ovvero quello che occupa la posizione più in alto della gerarchia, si trova il prodotto finito. Ai livelli più bassi ci sono invece le componenti e i sottocomponenti.
Tutto ciò appare ben illustrato nell'esempio di distinta base di uno skateboard.
In alcuni casi specifici la distinta base - o meglio i componenti un prodotto - possono variare nel tempo.
Le motivazioni possono essere le più varie, dall'esempio più semplice quale una preparazione alimentare che varia alcuni ingredienti in base alla stagione, all'esempio più complessso di un macchinario all'interno del quale possono variare dei componenti a seguito di reivisini di prodotto o di modifiche progettuali.
In questi casi Uno Erp consente di gestire la distinta base per periodi. Vediamo come.
In questa prima immagine il nostro macchinario immaginario ha due componenti A e B (punti 1 e 2) e come si vede dal rettangolo blu, tale distinta è valida sempre. Questo è il caso base.
Se si vuole serire una ulteriore distinta base ma vincolata ad un periodo, cliccare sul (+) ed indicare il periodo di validità dal ... al...
Cliccando sul tasto Salva i componenti originari verranno nascosti e si potrà procedere ad inserire i nuovi componenti. Nell'immagine qui sotto abbiamo reinserito il componente A (punto 1) e un nuovo componente C (punto 2).
Come si evince dal retangolo blu, la validità di questa distinta base sarà circoscritta a movimenti del prodotto finito compresi fra le date del 21/05/21 e 31/12/21.
Gli altri movimenti con date diverse, utilizzeranno la distinta base valida "sempre".
Per visionare tutte le distinte base, agire sulla tendina indicata nella prossima immagine.
Anzitutto ricorda l'esistenza del nostro servizio di importazione dati, ma se vuoi procedere in autonomia segui le indicazioni sottostanti.
E' possibile importare una distinta base alla volta e gli articoli devono essere presenti su Uno Erp.
Infatti il file di importazione dovrà contenere anche l'ID degli articoli componenti, oltre che il resto delle informazioni.
E' importante che i dati siano tutti presenti, incluso il campo Tipo che identifica la tipologia di articolo.
Le merci dovranno avere come campo il valore "Merce".
Completato il file della distinta, sarà necessario salvardo come .CSV con separatore di elenco ";".
Per chi usa excel:
Disponibile il file, partendo dall'icona della Distinta base del singolo articoli
Cliccando sul tasto Scegli file si può importare la distinta base per l'articolo in esame.
Il file deve avere i seguenti dati:
Il file deve essere necessariamente in formato .csv
Qui è disponibile un file di esempio.
Uno Erp guida nell'importazione del file esponendo le colonne e le righe che riuscirà a leggere dal CSV proponendo delle tendine dalle quali sarà possibile selezionare i campi da popolare.
al click sul tasto Importa verrà generata la distinta che ovviamente potrete modificare con i consueti tasti di Modifica.
nella compilazione delle distinte base, sono ora presenti due nuovi campi che prevedono per ciascun ingrediente / componente, la quantità dello scarto.
I campi sono dunque:
Quantità netta: ovvero la quantità reale di merce necessaria per creare il prodotto.
Scarto: percentuale di componente che statisticamente diventa scarto
Quantità legame: ovvero la quantità lorda di componente necessaria per la distinta base.
Inserendo la quantità netta e lo scarto, viene calcolata automaticamente la Quantità legame (che è il valore che verrà inserito in Distinta base).
Inserendo la Quantità legame e lo scarto, viene calcolata a ritroso la Quantità netta.
I settaggi in Configurazione sono i seguenti:
Con il tasto [Nuovo] si potrà creare un nuovo modello per la stampa delle etichette su fogli adesivi prefustellati.
Scegliendo il formato (ad esempio etichette su foglio A4 o A5) alcuni campi verranno compilati automaticamente., altri dovranno essere completati per indicare i margini di stampa delle etichette.
Bisognerà indicare quante piste (colonne) e quante righe si potranno stampare nel foglio etichette.
Se il formato è Modulo continuo, molti campi saranno nascosti in quanto già predeterminati dal sistema.
I campi che si possono esporre in una etichetta sono al massimo 4 oltre al codice a barre.
La selezione dei campi da stampare è effettuata dalla tendina di selezione.
I campi vengono stampati uno di seguito all'altro tranne il campo del prezzo (sia esso iva esclusa o ivato) che va automaticamente a capo.
La corretta indicazione dei vari margini e interspazi, oltre alla dimensione del font sono attività propedeutiche per l'esatto inquadramento e la leggibilità del contenuto dell'etichetta.
E' possibile stampare etichette relative ad articoli di magazzino dalle seguenti funzioni:
Da Magazzino > Articoli
Per ogni articolo è presente l'icona (1) che consente al click di aprire il fumetto per determinare i parametri di stampa.
Al punto (2) selezionare il modello di stampa
Se il modello di stampa prevede che nell'etichetta sia presente il prezzo dell'articolo, viene chesto al punto (3) di indicare quale listino esporre.
Infine al punto (4) viene richiesto il numero di etichette da stampare dove automaticamente viene proposto il numero di articoli presenti in magazzino. La quantità è comunque modificabile dall'utente.
Al click su Genera verrà aperta una nuova finestra del browser con le etichette in formato pdf, pronte per l'invio alla stampante.
Nota: la stampa di etichette lanciata da Magazzino > Articoli non può stampare il campo relativo ai lotti (si veda più sotto).
Da Magazzino > Movimenti passivi.
Una funzione molto comoda è quella di stampare le etichette dei prodotti appena ricevuti con DDT da fornitori o Fatture accompagnatorie.
Anche in questo caso il click sull'icona (1) propone i campi (2) per la scelta del tracciato e l'eventuale campo (3) per la scelta del listino.
Le quantità invece saranno coerenti con la quantità di ogni articolo fornito.
Se nella causale di magazzino del DDT o della fattura accompagnatoria è previsto l'apposito campo - nelle etichette sarà possibile stampare sia il numero di lotto che relativa data di produzione o di scadenza.
Da Magazzino > Lotti
Altra funzione comoda è la stampa delle etichette legate ai lotti sia attivi (ovvero autoprodotti) che passivi (ovvero lotti provenienti da fornitori).
I campi proposti del fumetto sono identici alla precedente funzione (consente quindi la stampa del lotto con data di produzione e scadenza)
Il numero di etichette che viene proposto per la stampa è coerente alle quantità indicate nel lotto, ma è comunque modificabile dall'utente.
Cliccando sull'icona dei movimenti del singolo articoli, si accede alla elencazione del medesimo sia in termini di quantità fisicamente movimentata (colonna QTA) che di quantità ordinata a fornitori (ORD) o impegnata da clienti (IMP) o ancora di merce guasta (GUA) o di articoli in fabbisogno (FAB), tutti valori che vengono esposti in positivo e su sfondo verde allorquando aumentano la quantità, mentre in negativo e su sfondo rosso allorquando diminuiscino una quantità.
Facciamo un esempio.
Se si registra un Ordine da cliente utilizzando la causale standard, il movimento segnerà il numero di articoli Impegnati dal cliente con valore positivo e sfondo verde nella colonna IMP.
All'evasione dell'ordine, ad esempio con DDT o con accompagnatoria, troveremo una seconda riga che decurta la quantita (QTA) e decurta altresì l'impegnato (IMP) e nell'ultima colonna a destra indica da quale magazzino è fuoriuscito l'articolo.
C'è anche un'altra colonna, denominata ALTRO. In questa colonna confluiscono i seguenti valori:
1) Quantità di articoli chiamati in causa da movimenti la cui causale di magazzino (Configurazione > Magazzino > Tabelle accessorie + Causali di magazzino) , non prevedeva alcuna movimentazione, né di incremento, né di decremento (qui sotto un esempio)
Potrebbe trattarsi di causali che volutamente non prevedono di movimentare l'articolo o il suo impegnato (pensate alla vendita di servizi, per le quali ha poco senso movimentare un magazzino). In questi casi la quantità verrà esposta nella colonna ALTRO.
2) quantità di articolo movimentato all'interno di una distinta base, quindi non immediatamente visibile all'interno del Movimento di magazzino.
Un esempio: l'articolo 123 è un prodotto vendibile ottenuto dall'assemblaggio degli articoli A, B e C.
Se esaminiamo i movimenti del prodotto 123, noteremo gli scarichi con valore negativo e sfondo rosso nella colonna QTA, mentre se andiamo ad esaminare i movimenti dei singoli componenti A,B,C noteremo che le loro quantità movimentate, essendo inserite in distinta base e quindi non direttamente movimentate, verranno esposte nella colonna ALTRO.
3) quantità di un articolo frutto di vari componenti, all'interno della cui scheda anagrafica sia stato indicato che durante la movimentazione bisogna scaricare i componenti e non il prodotto finito.
Esempio: se il mio articolo di vendita è una Pizza, potrò indicare che per ogni vendita il sistema scarichi i suoi vari componenti, quindi la farina, il pomodoro, la mozzarella.
In questo caso, nel riepilogo dei movimenti dell'articolo Pizza, troveremo la quantità venduta nella colonna ALTRO, mentre nel riepilogo di farina, pomodoro e mozzarella, troveremo le relative quantità decurtate nella colonna QTA.
L'obiettivo è di dare all'utilizzatore una informazione precisa su quali registrazioni hanno movimentato l'articolo, sia direttamente in termini di QTA quantità movimentata, che di ORD ordini a fornitori, che di IMP impegno da parte di clienti, o ancora con l'informazione di quanti pezzi di articolo sono stati "chiamati in causa" da registrazioni indirette, esposte quindi nella colonna ALTRO .
La quantità degli articoli esposti in lista è relativa solo alle quantità presenti nei magazzini fisici.
Se ad esempio ho 1 pezzo in magazzino e 2 pezzi nei conti depositi, in lista vedrò sempre 1, mentre se accedo alla lista dei movimenti ne visionerò 3.
Ecco come si vede in lista
e qui come si vede accedendo dall'icona dei movimenti
La ratio sta nel fatto che la merce dei conti depositi è come se fosse già venduta o in conto vendita, quindi se ricevo un ordine, er evaderlo pnon posso fare conto su quanto è presso clienti o presso rivenditori (i 2 pezzi), ma solo su quanto ho nel deposito fisico, nel nostro esempio un solo pezzo.
In alcuni casi specifici la distinta base - o meglio i componenti un prodotto - possono variare nel tempo.
Le motivazioni possono essere le più varie, dall'esempio più semplice quale una preparazione alimentare che varia alcuni ingredienti in base alla stagione, all'esempio più complessso di un macchinario all'interno del quale possono variare dei componenti a seguito di reivisini di prodotto o di modifiche progettuali.
In questi casi Uno Erp consente di gestire la distinta base per periodi. Vediamo come.
In questa prima immagine il nostro macchinario immaginario ha due componenti A e B (punti 1 e 2) e come si vede dal rettangolo blu, tale distinta è valida sempre. Questo è il caso base.
Se si vuole serire una ulteriore distinta base ma vincolata ad un periodo, cliccare sul (+) ed indicare il periodo di validità dal ... al...
Cliccando sul tasto Salva i componenti originari verranno nascosti e si potrà procedere ad inserire i nuovi componenti. Nell'immagine qui sotto abbiamo reinserito il componente A (punto 1) e un nuovo componente C (punto 2).
Come si evince dal retangolo blu, la validità di questa distinta base sarà circoscritta a movimenti del prodotto finito compresi fra le date del 21/05/21 e 31/12/21.
Gli altri movimenti con date diverse, utilizzeranno la distinta base valida "sempre".
Per visionare tutte le distinte base, agire sulla tendina indicata nella prossima immagine.