Certificazione Unica: specifica sui percipienti forfettari

Per la compilazione della Certificazione Unica relativa ai compensi erogati in favore dei forfettari, si procede come di seguito esposto:

• Nel riquadro relativo ai "dati relativi alle somme erogate - tipologia reddituale" si deve indicare la causale "A" prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell'esercizio di arte o professione abituale.
• Nella parte relativa ai "dati fiscali" al punto "4" della stampa in PDF si deve indicare l'importo lordo corrisposto al forfettario, comprensivo delle eventuali anticipazioni fatte al cliente ai sensi dell'art. 15 del D.P.R. n. 633/1972 e dell'eventuale rivalsa INPS al 4% ai fini previdenziali.

Qualora il soggetto forfettario avesse applicato in fattura il contributo relativo alla propria cassa di previdenza di appartenenza, quest'ultimo importo non deve essere inserito nel campo "4" della stampa.

• Al punto "6" del PDF si utilizza il codice "24" per evidenziare le somme corrisposte al forfettario che quindi non sono assoggettate a ritenuta d'acconto, e al nuovo codice "22" si indicano le somme esentate dall'applicazione della ritenuta d'acconto poiché non costituiscono reddito (anticipazioni ai sensi dell'art. 15 del D.P.R. n. 633/1972).

Supponiamo che nel corso del 2021, un sostituto d'imposta abbia pagato, ad un professionista in regime forfettario assoggettato a cassa di previdenza, la seguente fattura:
Compenso € 1.000,00
Contributo 4% cassa di previdenza € 40,00
Imposta di bollo (escluso IVA art. 15 del D.P.R. n. 633/1972) € 2,00
Totale fattura € 1.042,00
Nella certificazione Unica dovrebbe indicare al punto "4" l'importo lordo di € 1.002,00 (escludendo quindi l'importo relativo alla cassa di previdenza), successivamente al punto "6" dovrebbe indicare: con codice "21", l'importo di € 1.000,00 (compenso non assoggettato alla ritenuta d'acconto) e con codice "22", l'importo di € 2,00 (anticipazione art. 15 del D.P.R. n. 633/1972).

Nelle registrazioni contabili su Uno Erp Le somme corrisposte come "cassa di previdenza" devono necessariamente essere appostate sul conto contabile appositamente previsto in Configurazione > Amministrazione > Ritenute d'acconto + Conto Costo Cassa Previdenziale professionisti

Se invece il professionista forfettario in questione non fosse stato assoggettato a cassa di previdenza, ma avesse applicato in fattura la rivalsa INPS al 4%, la fattura sarebbe come segue:

Compenso € 1.000,00
Rivalsa INPS 4% € 40,00
Imposta di bollo (escluso IVA art. 15 del D.P.R. n. 633/1972) € 2,00
Totale fattura € 1.042,00
Pertanto il sostituto d'imposta dovrebbe indicare nella Certificazione Unica, al punto "4", l'importo lordo di € 1.042,00 (includendo quindi al compenso percepito anche la rivalsa INPS al 4%), successivamente al punto "6" dovrebbe indicare: con codice "24", l'importo di € 1.040,00 (compenso non assoggettato alla ritenuta d'acconto) e con codice "22", l'importo di € 2,00 (anticipazione art. 15 del D.P.R. n. 633/1972).

Nelle registrazioni contabili su Uno Erp le somme corrisposte quale rivalsa INPS, essendo compensi reddituali, vanno appostate o nel medesimo conto utilizzato per il compenso al professionista o in un conto contabile ma che sia DIVERSO rispetto al conto utilizzato per identificare i contributi alle Casse previdenziali dei professionisti (caso precedente).